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Tutti pazzi per il kefir
Negli Stati Uniti si sta registrando il boom di vendite di kefir. C’è chi lo beve a colazione, chi preferisce a pranzo. Un bel bicchiere e via, si è certi di aver ingerito qualcosa che fa davvero bene alla propria salute. Il kefir pare infatti abbia mille benefici. Sicuramente anche tu avrai sentito parlare, o visto al supermercato accanto allo yogurt, bottigliette di kefir, che poi altro non è che latte fermentato bevuto da millenni dalle popolazioni caucasiche e medio orientali. Ma vediamo in dettaglio.
Cos’è il kefir?
Il kefir è una bevanda naturale molto simile allo yogurt ad altissimo contenuto di probiotici: mangiato regolarmente migliora la salute dell’apparato digerente da cui poi dipendono le difese immunitarie, la qualità della pelle e dei capelli. Viene prodotto utilizzando latte fresco (di pecora, capra o vacca) e specifici granuli, cioè dei fermenti. Secondo la leggenda, Maometto avrebbe donato i primi grani di kefir ai montanari del Caucaso, motivo per cui il kefir è noto anche come “miglio del profeta”.
I benefici del kefir
Il kefir sgonfia la pancia, riequilibria la flora batterica intestinale, quindi regolarizza l’intestino irritabile e stimola l’intestino pigro. Quando l’intestino è in equilibrio, migliorano anche le difese immunitarie dell’organismo: ti senti più forte, leggera ed energetica. Il buon funzionamento dell’intestino migliora anche la qualità della pelle: se soffri di acne, il kefir potrebbe aiutarti a migliorare la situazione. Il kefir è utile anche per combattere pressione alta, colesterolo, forme di eczema e stanchezza cronica.
Il Kefir è ricco in Vitamina B9 (acido folico), B12 (cobalamina), B1 (tiamina) e vitamina K. È un eccellente sorgente di biotina, tute vitamine che regolano il sistema nervoso e il sistema renale, a beneficio della salute.
Quanto kefir bere al giorno?
Una quantità media di solito è di circa 1-2 tazze al giorno. Se lo assumi per la prima volta, puoi avere dei sintomi fastidiosi, a causa della sua natura acida. In questo caso procedi per gradi, partendo da poche cucchiaiate i primi giorni, finché il tuo corpo e la tua digestione non si abituano.
Il kefir è generalmente tollerato da chi è intollerante al lattosio. Bella notizia. Se sei intollerante al lattosio, sappi che probabilmente riuscirai a digerire il kefir. I suoi batteri e i suoi lieviti producono l’enzima lattasi che consuma e scinde il lattosio per il suo nutrimento. Gran parte del lattosio contenuto nel latte viene così convertito in zuccheri semplici (glucosio e galattosio). Facilmente digeribili. Far maturare il kefir prima di consumarlo può ridurre ulteriormente il contenuto di lattosio
Il Kefir, come prepararlo a casa
Acquista on line i granuli di kefir. Se hai amici e parenti che già lo producono, puoi chiedere loro un po’ di fermenti. Uniscili al latte (circa 15 grammi di granuli per 250 grammi di latte) e lascia fermentare per 24/48 ore a circa 20° C mescolando di tanto in tanto. Qualche accortezza: utilizzare un contenitore in vetro, ricoprirlo ma non tapparlo (la fermentazione produce gas). Evitare di utilizzare contenitori in ferro perché il kefir è acido e può corrodere. Dopo 24 ore il kefir è pronto, se piace più acido o con maggiori nutrimenti, lasciarlo fermentare fino a 48 ore.
Il kefir fatto in casa può avere una leggera gradazione alcolica (fino ad 1 grado) mentre quello industriali no (specifici metodi produttivi eliminano l’alcool che si produce dalla fermentazione. Quanto il kefir è pronto, puoi consumarlo subito, filtrandolo per separare i granuli dal latte addensato. Quel che avanza, conservalo in frigo fino a una settimana. I grani di kefir puoi riutilizzarli per altre fermentazioni. I grani di kefir tendono ad aumentare di volume, dopo un po’ di utilizzi, butta quelli in eccesso (o regalali).